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domenica 22 dicembre 2013

La Brazadèla




Il nome Brazadèla, deriva dal fatto che veniva servita infilata al braccio destro, mentre con il sinistro si versava il vino. E' una ricetta molto antica e le prime tracce di questo dolce risalgono al 1250. In passato, questo dolce, veniva fatto nelle occasioni speciali perché era sostanzioso e non vi erano soldi per comprare cioccolato o altri dolciumi. La Ciambella era il dolce delle feste. Mi raccontava mia nonna, che quando era piccola c'era l'abitudine che i bambini che facevano la Cresima dovevano ricevere in dono dalla madrina o dal padrino una pila di ciambelle. L'impasto era quasi uguale a quello di oggi solo un po' di più sodo (con meno latte) e al posto del burro si usava la strutto (grasso di maiale). Per preparare la pila di ciambelle se ne impastavano un bel po' (7 o 8 ciambelle) in ordine di grandezza. Si appoggiavano invece che negli stampi, sui coperchi delle pentole in modo che le ciambelle venissero col buco. Poi si cuocevano nei grandi forni a legna dove ogni famiglia coceva il pane. Una volta cotte si appoggiavano dalla più grande alla più piccola, una sull' altra, su di un vassoio e venivano legate con un nastro.

Ingredienti:
3 uova,
250 gr. di zucchero,
500 gr. di farina,
150 gr. di burro fuso,
latte q.b.
1 bustina di lievito in polvere (originalmente si mettevano 1 o 2 cucchiaini di bicarbonato).


Procedimento:
Sbattere le uova in una terrina con lo zucchero. Successivamente unire la farina e il burro. Se l'impasto risultasse troppo duro, aggiungete latte q.b. Alle fine aggiungere 1 bustina di lievito in polvere o il bicarbonato. Ungere un tegame circolare con il buco al centro, versare il composto, spennellare la superficie con il tuorlo dell'uovo , aggiungervi dello zucchero in granelli e infornare a 180° per mezz'ora circa.

Abbinamenti:
Questo dolce della tradizione può essere gustato nella sua semplicità, "pociato" nel latte  oppure spruzzato o accompagnato da un buon vino rosso, da buona grappa o un liquore dolce.

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