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venerdì 28 giugno 2013

Colli Euganei Fior d'Arancio Docg




Il Moscato giallo sui Colli Euganei veste rigorosamente Docg, nelle tre versioni: secco, spumante e passito. Un antico vitigno compie un lungo viaggio per giungere nei Colli Euganei.
Mantiene il riserbo e non svela da quale terra lontana è partito, forse dalla Siria, o forse dalla Mesopotamia. Giunto nelle nostre colline, trova mani sapienti che sanno prendersene amorevole cura.
La sua preziosa uva, nel terriotrio euganeo, dà vita ad un nettare che racconta dei luoghi esotici da cui è partito. Gli  inebrianti sentori di zagara ne annunciano l’evocativo nome “Fior d’Arancio”. Dalla Doc riconosciutagli nel 1994, molta strada percorre ancora, e grazie all’instancabile lavoro dei nostri vignaioli, nel 2011 conquista la Docg. Si possono fregiare della nuova Denominazione di Origine Controllata e Garantita, il Fior d’Arancio spumante, il Fior d’Arancio passito e la nuova versione, denominata semplicemente Fior d’Arancio, che identifica un vino tranquillo dal sapore da secco a dolce.


Vitigno:
Moscato giallo, in zona denominato Fiori d'Arancio.

Caratteristiche:
Lo spumante di un brillante giallo paglierino, con riflessi dal verdolino al  dorato, avvolge in una nuvola di aromi citrini, è dolce ed equilibrato. La versione secca rappresenta la quintessenza del vino aromatico, e regala un bouquet di fiori bianchi, di erbe aromatiche e di albicocca. Il passito conquista già all'esame visivo per il suo color oro, i profumi sono i più svariati, dalla frutta candita al miele, fino ad arrivare a sentori ampi ed eterei, che si susseguono inarrestabili nei calici

Abbinamenti consigliati:
Il Fior d’Arancio è generalmente considerato un vino da dessert. Questo può essere inteso come un fatto alquanto limitativo, sarebbe, quindi, un vino confinato all’accompagnamento dei dolci, ma nuovi impieghi, altrettanto validi, possono essere proposti con grandi sorprese quando si abbinano modernamente i gusti dolce e salato. Può essere usato come aperitivo soprattutto nella versione “tranquillo” oppure con primi piatti speziati, e con il pesce, se “secco”; nei dessert può essere utilizzato in preparazioni a base di frutta e con formaggi. Lo spumante Fior d’Arancio usato in un calice di benvenuto rappresenta un elemento vitalizzante e socializzante, suscitando la gioia del brindare insieme. Questa tipologia può, inoltre, rappresentare un componente di base per apprezzabili cocktails. In conclusione la DOCG Fior d’Arancio offre un’ampia serie di possibilità per chi ha fantasia e ricerca situazioni che di volta in volta, con un pizzico di arte, possono arricchire gli eventi conviviali per stare insieme attorno a una buona tavola. La versione spumante e secca, accompagnano di buon grado l'aperitivo con stuzzichini fritti, o con lieve tendenza dolce. Nuovamente incontriamo la versione secca con risotti importanti, e la versione spumante con preparazioni dolciarie delicate, con creme e frutta. Ottimo l’abbinamento provato con Ananas alla griglia con Rum eCannella. Il passito, acompagna formaggi erborinati, patè e fegato d'oca, biscotteria secca e dolci di struttura.

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