Il Sassella è un eccellente vino rosso Valtellina Superiore
che si fregia della DOCG, denominazione di origine controllata e garantita.Il
Sassella è un vino storico che insieme al Grumello, all' Inferno e al Vagella,
fa parte della denominazione d' origine controllata e garantita «Valtellina
Superiore». Ma per tutti è proprio il Sassella
il simbolo dell' intera produzione della zona: 150 ettari di superficie vitata su un vasto promontorio che sovrasta il fiume Adda.
I
vitigni:
La viticoltura
terrazzata della Valtellina è da molti definita eroica: appezzamenti di pochi
metri quadrati, sostenuti da muri di sasso o dalla viva roccia, su cui trovano
posto soltanto pochi ceppi di vite, a volte solo due o tre. Il vitigno «Il
Sassella» si ottiene da uve nebbiolo/chiavennasca. Sono raccolte tra il 10 e il
15 ottobre e vengono vinificate con una macerazione di circa 12 giorni. L' affinamento
(due anni) avviene in botti, fusti e barriques di rovere. Solo dopo questo
periodo, il vino passa nelle bottiglie.
Caratteristiche:
È un vino secco,
di un' eleganza garbata e stoffa sottile e persistente. Piacevole tannicità
iniziale, sensazioni di spezie, frutta secca e canditi. Il nome deriva dalla
chiesetta della Sassella (da sasso, rupe) sita ai piedi dell’omonimo
promontorio, in una zona tra le più impervie, ma anche fra le più solatie della
costa retica. Giosue Carducci, che prediligeva i vini di Valtellina, così
celebrò il rosso Sassella: "E tu pendevi tralcio dai retici balzi... è
bello al sole de l’Alpi mescere il nobil tuo vin cantando".
Colore:
Rosso rubino brillante che con l’invecchiamento
tende al granata
Profumo:
Vinoso intenso con sentore di viola
Sapore:
Piacevolmente tannico, sapido,
elegante e persistente
Abbinamento:
Si accompagna in modo ottimale con
primi piatti consistenti, carni rosse (arrosto e ai ferri), selvaggina nonché i
formaggi stagionati (in particolare con quelli locali, primo fra tutti il
Bitto). Ottimo anche con piatti accompagnati dalla polenta
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